cristina bizzarri
- 19/05/2019 10:08:00
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Dal vocabolrio Treccani:
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., condotto a termine, portato a compimento, concluso: sorge il fabbro, e la sonante officina riapre, e all’opre torna L’altro dì non perfette (Parini); per altri casi, in cui, con questo sign., perfetto è da considerarsi una forma della coniug. dell’ant. perficere, v. questo verbo. Come vero e proprio agg., compiuto in tutte le sue parti, completo di tutti gli elementi caratteristici e necessarî, giunto al punto estremo del suo sviluppo: ha avuto un’educazione p.; ha una conoscenza p. dell’argomento; una macchina p.; delitto p., v. delitto. b. Detto di ciò che è fatto nel migliore dei modi possibili, tale che nel suo genere non si possa immaginare niente di meglio: un lavoro p., un’opera p.; l’esecuzione del concerto è stata p.; un’architettura, una regia p.; parla un inglese perfetto. c. Completo, totale, assoluto: furono giorni di felicità p.; fra loro c’è un’intesa p.; nella stanza regnava un silenzio perfetto. d. Aggiunto a una qualificazione, indica che la persona di cui si parla possiede quella qualità in altissimo grado; ...
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